Spesso non viene data una sufficiente e adeguata importanza alla rendita catastale. Questo perché non è noto a tutti di che cosa si tratti. La rendita catastale è la rendita annua teorica e quindi convenzionale che produce un immobile.
E’ teorica in quanto basata su dati che possiamo definire standardizzati, e pertanto diventa un elemento convenzionale. Questi dati, per gli immobili a uso residenziale, sono i cosiddetti estimi catastali che vengono applicati sulla base della categoria e della classe assegnate all’immobile. Gli estimi del Catasto Fabbricati sono stati calcolati in due periodi storici: il 1939, anno della prima formazione del Catasto Edilizio Urbano e il 1989. Vennero espressi in vecchie lire, mentre oggi sono ovviamente stati convertiti in euro.
Lo scopo è prettamente fiscale: in buona sostanza, la rendita esprime un valore reddituale annuo dell’immobile. Va da sé che, trattandosi di un valore convenzionale calcolato matematicamente, nella grande maggioranza dei casi non corrisponde alla realtà, creando delle notevoli sperequazioni. La realtà, come ben sappiamo, è determinata dal mercato, difficilmente imbrigliabile all’interno di calcoli teorici.